In volo con Massimo sul Twin

I giorni scorsi, guardo le previsioni e sabato 12 Luglio 2025 danno una Gran Bella Giornata per volare, certo non bella come venerdì che avevamo la Namibia in Italia.. ma io ovviamente come tutti i comuni mortali lavoro…

Cieli con strade di cumuli nella zona del Cucco nella giornata di Venerdì 11.

Qualche giorno prima il socio dice che prende il Discus D-0930 TOP, io preso dalla disperazione guardo il parapaendio, dalla disperazione perchè so che c’è troppo vento per lui… ma poi mi ricordo che posso prendere il TwinAstir OhOh-Youtube, eh si ma sto solo, e volare un biposto da soli è un peccato mortale, allora chiamo di corsa il mio amico Massimo, e gli dico, ehi Tu sabato voli con me, e lo prenoto.

Una bella foto di OO-YTB al tramonto

Sabato decidiamo che sarà lui a pilotare davanti perché a mio avviso vola poco.. e si deve svezzare un pochino, la giornata è ottima e siamo stati su 3 ore con il Twin OO-YTB come dicevo, questa volta pilotato da Massimo sempre in sicurezza l’ho spronato a muoversi un po’ ed a osare un pochino.

Il giro che abbiamo fatto Sabato

Dopo un decollo un po’ movimentato per via del vento forte e attività termica notevole..ci siamo fatti il San Franco, l’ormai classico Gran Sasso, e siamo passati a 2950 sopra Montecristo dove Fulvio e Antonio stavano con i modelli.. per andare verso Rocca Calascio

Calascio e Dintorni

Di li siamo tornati indietro e abbiamo prima fatto il lago di Campotosto e poi il Gorzano, tornando poi indietro, si che potevamo osare di andare a Castelluccio, ma il Gorzano già ci sembrava un ottimo obbiettivo.

Lago di Campo Tosto con il Gorzano in fondo
Sul Gorzano, davanti c’è il Vettore

Tornati a cielo campo e rifatto quota e siamo andati verso ovest sfruttando il passaggio delle gallerie… abbiamo però prima dovuto fare un po’ di termica perché il vento da ovest era forte (25 orari ) ci siamo arrivati a 2200 metri perdendo la quota fatta sul campo, quindi non stavamo troppo tranquilli per passare di la se non stavamo almeno a 2400, e le termiche anche sembravano essere belle in realtà non lo erano, i cumuli erano in disfacimento, abbiamo quindi valutato se appoggiandoci al costone riuscivamo a salire andando dritti e cosi’ è stato.

La termica prima di arrivare al Velino

Ci siamo appoggiati alla Cima ZIS, volando a ovest del lago della duchessa, poi superata la spaccatura del velino con il suo consueto + 10, siamo arrivati sul costone del velino dove come sempre salivamo o mantenevamo la quota anche solo andando dritti.

Costonando il velino mantiene la quota andando dritti

Girando l’angolo abbiamo potuto ammirare la bellezza della piana del Fucino con il suo mosaico di campi coltivati in una bellissima intensità di verde con la sicurezza di avere ai nostri piedi Celano con la sua Aviosuperficie.

La piana del Fucino con il suo fantastico mosaico verde di campi coltivati

Andando dritti verso est abbiamo trovato un bellissimo cumulo compatto con base scura sul monte sentinella, infatti presentava una bella termica, non così generosa come pensavamo ma ci ha fatto fare quota.

Il cumulo sul Sentinella sembrava bello

Di li abbiamo volato sopra Ovindoli lasciandoci a destra il Sirente, (dove ero già stato qualche volo fa con Alessandro) dopo aver girato forse la migliore termica della giornata, assieme a un rapace.

Strada di cumuli su Rocca di Cambio
In termica

Siamo piano piano tornati verso il campo passando sopra l’Ocre, volevamo fare una punta al Giano (DUX) ma non avevamo una quota decente per agganciare il Monte Calvo.. e abbiamo solo incontrato il sottovento della cresta a ovest.

Sopra l’Ocre

Era già tardi, Massimo era anche un poco stanco quindi abbiamo deciso che per oggi poteva bastare..
Un ottimo atterraggio da parte di Massimo ci ha portato felicemente a terra.. pulizia aliante, aperitivo e poi a casa.

Bel volo Massimo!

E’ stato un bel sabato e finalmente sono riuscito a fare un volo tra Calascio /Ofena, Campotosto il Giano, la Valle del Salto il Velino, Ovindoli e l’ Ocre..
Resta la voglia di arrivare a Castelluccio e vedere il lago di Pilato in aliante prima che si prosciughi chissà se questa estate ci si riesce?
Alla Prossima!

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Il mio primo volo con il Discus

Era il 10 Giugno del 2023, una giornata incerta, le previsioni davano pioggia alle 15, io avevo prenotato il twin per far volare un amico ex parapendista per fargli venire la scimmia dell’aliante… ma lui chiama la sera prima perché “si ricorda” che era reperibile, gli dico nessun problema, si rimanda quando è più bello, ed in effetti davano temporali proprio per le 15..

Ecco il Discus D-0930 TOP

Vado a Rieti, per volare con il TOP, ovviamente durante il viaggio lo stomaco mi si fa piccolo, come accadde quella volta al mio socio Giancarlo con il primo volo sul DG300..

Da un parte ho un po’ di tensione/ansia, dall’altro lato ho tanta voglia di provare la macchina che ho comprato.

Arrivo a Rieti, perdo un po’ di tempo per tranquillizzarmi, monto l’anello del Mcready che un paio di giorni prima avevo verniciato… chiacchiero con Franca, che mi incoraggia, pure Roberto R. mi dice, va, ma occhio che poi peggiora (grazie Robbè ce lo so)..

Tiriamo fuori l’Oscar Kilo e poi il TOP (il numero di gara del mio Disucs B) , rimettiamo dentro l’OscarKilo in previsione dell’eventuale pioggia delle 15.

Franca mi tranquillizza, mi dice, è uno Shemp-Hirth, è facile e tranquillo, mi faccio fare un dettagliato briefing dal mio istruttore Antonio, poi si avvicina pure il mio amico Marco M., che mi rassicura, lui pure ha un discus il JOE, anche un altro istruttore mi dice , ma va là è più facile del dg300 ma ovviamente io sono sempre teso..

Monto le batterie… e allineo il TOP dietro al SABI, con Franca facciamo tutti i controlli, mi infilo il paracadute ed entro nell’abitacolo, regolo le cinghie, la pedaliera, spingendola con i piedi e cerco in infilarmi più giù perché se no al primo sobbalzo do una capocciata , dato che lo spazio tra la testa e la capottina è più ridotto del biposto.

Nel frattempo il nostro ASK21 il I-SABI parte, finiti controlli faccio la notifica alla torre di Rieti e abbasso il volume del vario che in questa fase mi fa solo fastidio.

Arriva il triano, e agganciamo il TOP, chiudo la capottina, verifico, provo i diruttori, li blocco e freno con la cloche, metto il trim a 3/4 a picchiare anche se magari non serve, ma mi piace tirare su io l’aliante e non lui se sale da solo.

Poco dopo il Decollo la concentrazione è al suo massimo

Il triano avanza, io freno, che strana sensazione non tirare i diruttori come sono abituato, ma così è meglio. il cavo si tende, e il triano non avanza, i freni del discus sono molto efficienti, mollo il freno, tiro su il pollicione franca alza l’ala e notifico il traino, breve comunicazione “lima kilo decolla”, tensione alle stelle, la ruota si muove, e finalmente quella tensione diventa concentrazione, franca corre, ma nel farlo probabilmente mi solleva troppo la semiala sinistra, sento che mi casca la destra, la cloche immediatamente va a sinistra, ma non succede nulla questo perché siamo ancora lenti, appena sale la semiala raddrizzo, l’aliante inizia a prendere le solite buche e io do mezza capocciata, trovata la buca giusta la uso come trampolino, do un colpetto di cabra e sto in volo, lo tengo a un metro, dietro al lima kilo e poi piano piano saliamo, superiamo i 50 metri, e facciamo la contro base, il sottovento a motore, subito apprezzo la sensibilità che devo dire essere meno di quello che ricordavo sul DG300, comunque ho in mano la situazione mi sembra di stare con uno degli alianti che tante volte ho pilotato sul condor… nulla di nuovo quindi, tanto muovo, tanto si muove, sensibile come piace a me.

Controbase al traino
Controbase al Traino

Arrivato a 1000 sull’ Echo sgancio, a 1400 sull’H sembra tanto, e in effetti lo è io che di solito quando è buona sgancio a 500 Echo, ma mi hanno tutti consigliato di sganciare alto, in modo da far amicizia prima di termicare… e cosi’ faccio..

Sganciato, penso al carrello… ora che faccio? lo chiudo? Lo tengo aperto, bho lo tengo aperto… che poi se dovessi atterrare di pancia mi auto incazzerei di molto

Inizio a gironzolare per fare amicizia con il nuovo mezzo, fino a che non arrivo a 950 H, di li mi dico, Skizzè se vuoi stà su devi da trovare, di che chiudo il carello, pensando, se te lo scordi chiuso potresti rientrare nella famosa casistica di quelli sono atterrati SENZA carrello.

A Spasso con il discus

Provo bene i comandi, e mi accorgo che è molto facile volare scoordinati, questo perché il pedale è quasi privo di resistenza, e la barra molto morbida, devo re-imparare a dosare bene i comandi, perché è n’attimo che il filo va dove gli pare…

Mi guardo in giro e subito trovo quello che potrebbe far per me, un micragnoso 0,8/1,2 non tanto ma salgo, rifaccio 1200H, mi accorgo che giro male, scoordinato, a delle volte derapato, spingo l’esterno e rimetto il filo leggermente scivolato come piace a me, no non mi cade l’ala le giro a 120, questo perché ci sto prendendo la mano… e non contento vado alla parte sud delle colline del golf, dove trovo un buon valore, salgo a 2/2,5 il Don che nel frattempo aveva preso il DIGY, mi si mette sotto di me a mo di squalo e saliamo assieme… io arrivo a base a 1500, poso salire di altri 100 metri ma non mi pare caso di sfiorare le nubi alla prima termica, mi tengo sotto, e vado a poggio… la mia casa, è li dove ho imparato a volare in para, ci arrivo a 1300 per una serie di scelte forse sbagliate che mi hanno fatto perdere 200 metri, vado ai soliti posti, quelli che conosco bene, ma non trovo quello che volevo, tutta roba piccola e sporca.. vedo il DIGY che vicino a lago lungo invece sale a 2.5, il valore lo leggo su XCsoar, visto che ho il flarm collegato al palmare, mi ci fiondo sotto e rifaccio 1350… la termica non male però era discontinua, voglio tornare sulle collinette del golf dove vedo cumuli scuri e gonfi, li ritrovo un buon valore e rifaccio base… ora le giro a 90/100 e il filo sta quasi sempre al centro.

Verso Poggio Bustone

Mi faccio un paio di giretti con il DG505 pilotato dal mio amico, Marco quello che poco prima del decollo mi aveva rassicurato, vedo l’orologio e sono già le 13:50 e il cielo si sta chiudendo a est, a sud mentre a ovest c’è sole ma qualche cumulo nero c’è… vado quindi a ovest, sopra monticchio, mi faccio un paio di giretti li… poi mi porto di nuovo in prenotazione sul cimitero… salgo se pur poco ma salgo… il cielo è nero, e mi ricordo sempre che per le 15 danno temporali, nel frattempo la torre da vento 3 nodi VARIBILE raffiche a 15, e dico ecco Skì mo so cazzi tua, sento il victor kilo pilotato dal mio amico Luca che va per un lungo finale, Un istruttore che era di traino era atterrato e non aveva altri “clienti”, gli chiedo se mi da un “occhio”, che al primo volo una voce “amica” non guasta mai, lui accetta di buon grado.

In fliappera

Inizio la discesa, apro tutto, come apro sento una tranvata, wow, il diruttore è molto efficiente, provo anche la combo diruttore + scivolata e come mi aspettavo, una volta entrato in scivolata tremola tutto, ma è corretto anche altri alianti lo fanno, sto andando giù a fondoscala, tra una scivolata e un’altra sono nel frattempo arrivato a 800h, e vedo gli altri che prima stavano sotto, ora poco sopra di me, il mio istruttore di volo in parapendio mi ha sempre detto: “in atterraggio, il più furbo fa le orecchie”, in para fare le orecchie è come aprire i diruttori, vieni giù veloce, e questo ti fa guadagnare la precedenza in atterraggio.

Arrivato quasi a Base cumulo, a sinistra si vede l’aeroporto.

Chiamo quindi la procedura, faccio un paio di giretti sul cimitero arrivando a 750, di li tiro il dritto per sottovento, lo notifico, guardo la manica, tiro fuori il carrello, sento il rumore e mi rassicuro, controllo che ben bloccato, con la manopola a destra… regolo il trim a 100, l’istruttore mi ricorda il carrello, sta già fuori, arrivo alla collina a 580, faccio la virata base, butto giù il muso e viro coordinato, allineo verso monticchio e apro tutto per arrivare a 500, in prossimità della virata finale la torre mi ha in vista, e inzio la virata, giù il muso, virata veloce e coordinata, che fare splat al primo volo con il mono non è il caso, dopo la virata

In base con il discus

vedo l’anemometro a salire a 130, cabro, arrivo a 110 e apro a metà, prendo il punto di mira, cabro un po’ e arrivo a 100, sto arrivando al punto di mira, l’istruttore dice di allungare che l’erba è alta, io però sto in glide perfetto per il punto di mira non muovo nulla, pochi metri vedo l’erba alta, lo faccio galleggiare con un “skifa la terra”, e infine tocco con la ruota gentilmente, supero la fine della pista e mi fermo poco dopo l’altezza del punto attesa del volo a motore, chiamo il bianco per il recupero, nel frattempo vedo il Digi atterrare sulla 16R mentre il DG500 è prossimo, spostiamo rapidamente l’aliante e l portiamo vicino l’hangar.

In atterraggio, schifa la terra.

Pulizia dei moscerini che oggi si sono sacrificati per me, pulizia al plexy con lo spray che gentilmente mi ha prestato Franca, aggiornamento del logbook, tolto le batterie, rimesse in carica, foto di rito, kuller, copertina della capottina, tiriamo fuori l’oscark kilo e rimettiamo dentro il TOP, seguito dall’oscarkilo, scherzo un po’ con gli amici, raccontando le mie sensazioni, incasso un paio di “complimenti” , e poi vado all’aquila a montare nel OO-YTB il flarm che gli avevo riparato, verificato che è tutto perfetto.

Il congesto sul terminillo

Il temporale delle 15 poi non c’è stato, e alle 16 poco pima di partire per l’Aquila il cielo era diventato bellissimo e pieno di cumuli, penso che il mio amico si sarebbe divertito…

Finito il lavoretto al twin aquilano torno a casa la sera stanco, soddisfatto ma soprattutto felice!

Felicissimo per il primo volo fatto con il Discus